ANPAL: Cos’è l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro

24/02/2019 Non attivi Di informolavoro
ANPAL: Cos’è l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro

ANPAL: cos’è?

Quando si parla di ANPAL si fa riferimento all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Lavoro.

Prevista dalla riforma del Lavoro, il celebre Jobs Act, a seguito di quanto indicato nel D.Lgs 150 del 14/09/2015, l’ANPAL ha come compito primario quello di coordinare l’intera rete dei servizi inerente alle politiche del lavoro su tutto il territorio nazionale, agevolando la collocazione di tutti quei lavoratori in cerca di prima occupazione, oltre che della ricollocazione di chi il lavoro lo ha perso.

Presidente di questo Ente Pubblico è al momento l’avvocato Maurizio del Conte, la cui nomina è avvenuta nel gennaio del 2016.

Come è strutturata l’ANPAL?

La strutturazione dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Lavoro è su base regionale.

Tuttavia, in fase di gestione e di coordinamento delle politiche lavorative, riceve il sostegno sia parte dell’INPS che dell’INAIL e da svariati enti di formazione accreditati, come ad esempio le Università, Camere di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato, ISFOL, Italia Lavoro, istituti di scuola secondaria di secondo grado, i fondi bilateral, Inapp e Anpal Servizi.

Ai sensi di quanto indicato all’interno dell’articolo 1 del D.Lgs in questione, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Lavoro dispone di massima autonomia a livello regolamentare, organizzativo, contabile, amministrativo e di bilancio.

E’ compito del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali occuparsi della sua vigilanza. Oltre alla già citata figura del Presidente, l’ANPAL è composta dal CDA, dal consiglio di vigilanza ed infine dal Collegio dei revisori. Ogni membro resta in carica per un arco di tempo della durata massima pari ad un triennio. Inoltre, il mandato può essere rinnovato soltanto in un’occasione.

Quali cambiamenti introduce l’ANPAL?

Tra le novità che l’ANPAL introduce vi è quella di monitorare l’erogazione del Reddito di Cittadinanza, vera e propria novità che fa capolino in Italia.

Sulla base dei report dettagliati dei navigator, i tutor che avranno il compito di presentare le offerte a coloro che beneficiano del sussidio al fine di reintegrarli nel mondo del lavoro, l’ANPAL potrà decidere nell’eventualità di revocare l’aiuto economico.

Si supponga ad esempio che il navigator indichi un corso di formazione ad un beneficiario del reddito di cittadinanza, al fine di rendere il suo profilo più completo e, di fatto, più appetibile per il mondo delle imprese. A fronte di diversi rifiuti, l’ANPAL ha piena facoltà di interrompere l’erogazione dell’indennità di disoccupazione.

Affinché ciò risulti più semplice, la collaborazione e lo scambio dati con l’INPS, in quanto ente pubblico deputato all’erogazione degli assegni di disoccupazione, deve essere totale. Solo in questo modo, infatti, l’ANPAL avrà la possibilità di procedere in real time ad accurati controlli, per verificare se chi usufruisce del reddito di cittadinanza ha accettato o meno proposte di lavoro in linea con il suo profilo o se si è iscritto ai corsi di formazione suggeritigli dal navigator.

Occhio alle segnalazioni all’INPS

Nello specifico, se il beneficiario deciderà di non frequentare più il corso di formazione indicatogli o se rifiuterà tre offerte di lavoro propostegli dal tutor, verrà effettuata una segnalazione all’INPS che, a sua volta, farà partire i classici controlli.

Dopodiché la revoca del reddito di cittadinanza potrà essere parziale o totale.

Ma il ruolo dell’ANPAL non è limitato alla vigilanza. Vi è una funzione di indirizzo del disoccupato verso il percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.

Aiutare chi cerca lavoro a rendere più completo il profilo personale, promuovere i diritti al lavoro, incentivare la formazione, favorire l’elevazione professionale sarà di sicuro importantissimo, visto il divario dell’Italia rispetto agli altri Paesi del mondo.

Ma non è tutto. Nei prossimi anni l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Lavoro sarà chiamata a facilitare l’incontro tra i centri per l’impiego e le imprese grazie al ruolo strategico del navigator, a definire in modo concreto nuove modalità di profilazione di chi cerca nuova occupazione in linea con i vari standard internazionali, a stabilire la modalità decisionale relativa agli incentivi per mobilità territoriale, ad occuparsi della gestione dell’albo nazionale dei profili che possono ricoprire incarichi in materia di compiti e mansioni relative alle politiche attive del lavoro e infine ad incaricarsi dell’organizzazione dei programmi e dei progetti finanziati in toto o in parte dai fondi dell’Unione Europea.

Queste rappresenteranno solo alcune delle sfide del futuro che avranno l’ANPAL come indiscussa protagonista.

Contatti

Il personale ANPAL è reperibile al numero verde 800.000.039, disponibile dal lunedì al venerdì negli orari di lavoro d’ufficio 09.00-18.00, oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected].