Disoccupazione giovanile: com’è distribuita e quali zone colpisce maggiormente
14/08/2018Come noto la disoccupazione giovanile è una delle principali sfide che ogni Governo a livello globale deve contrastare per assicurare un presente ed un futuro migliore al proprio paese. Storicamente negli ultimi decenni in Italia questo fenomeno ha raggiunto una problematicità tale da essere considerato una priorità per il Bel Paese.
In Italia infatti questo problema coinvolge più del 30% dei giovani in età compresa tra i 15 e 24 anni, persone che non riescono a trovare un lavoro e che nella maggior parte dei casi hanno anche rinunciato alla ricerca o alla possibilità di frequentare corsi che li agevolino nella ricerca di una occupazione.
Questo fenomeno risente anche molto della precarietà del mondo del lavoro in Italia ed è distribuita differentemente lungo lo stivale.
Il tasso di disoccupazione tra regioni del Nord e del Sud
Nell’ultimo anno il tasso di disoccupazione giovanile ha registrato qualche segnale di decrescita, sebbene come presto vedremo, esiste una forte frattura tra il Nord ed il Sud del Paese.
In Italia la disoccupazione giovanile è scesa negli anni, ma ancora il paese risulta essere tra i peggiori in Europa.
Infatti in almeno tre Regioni, Calabria, Campania e Sicilia, il tasso di disoccupazione giovanile è il doppio rispetto alla media europea.
La Calabria è quella con il maggior numero di giovani compresi tra i 15 e i 24 anni che non sono in possesso di una occupazione. La statistica è davvero molto alta ovvero il 55,6% della popolazione giovanile residente in questa regione.
A livello europeo solo altre due regioni greche ed una spagnola registrano una statistica peggiore.
La Campania mostra infatti un tasso di giovani disoccupati pari al 54,7% e come osserveremo poi, tutte le sue provincie sono tra le peggiori di Italia in termini di occupazione giovanile. Sebbene negli anni siano stati effettuati interventi, la situazione non si discosta molto da quella siciliana.
La Sicilia infatti ha un tasso leggermente inferiore pari al 53,2% di giovani in cerca di un lavoro.
Anche la Sardegna è una regione colpita da un forte tasso di disoccupazione giovanile, con una percentuale che supera il 55% dei giovani residenti sull’isola. Negli anni questo dato è in miglioramento, ma ancora sono molti gli sforzi che vanno fatti per migliorare la situazione.
In Puglia negli ultimi anni i giovani disoccupati sono stati parecchi. Le statistiche mostrano che il tasso di disoccupazione giovanile varia tra il 40% e il 58% di provincia in provincia. Quella con il tasso più alto è Foggia, seguita da Bari.
Nell’ultimo anni qualche segnale di ripresa si è registrato in Campania, Puglia, Sardegna, mentre le statistiche sono peggiorate solo in Sicilia.
Tra le regioni del sud qualche dato incoraggiante arriva dalla Basilicata dove il tasso di disoccupazione giovanile è di poco minore al 40%. Questa regione mantiene infatti la media delle regioni del Centro-Italia.
Anche in Molise la situzione dei giovani è critica poiché circa il 47% non ha un lavoro. Per di più questa regione si registra il primato a livello italiano nella mancanza di impiego a lunga durata ovvero quando si perde il lavoro, si ha bisogno di più di un anno per ritrovarlo.
Nelle regioni Lazio ed Abruzzo la disoccupazione giovanile varia tra il 10 ed il 15%.
La disoccupazione giovanile vista al microscopio: provincie e comuni
Il Nord-Ovest ed il Nord-Est sono le parti di Italia con il più basso tasso di disoccupazione giovanile.
E’ infatti la Provincia Autonoma di Bolzano quella con il maggior numero di giovani che hanno un impiego.
Osservando le Provincie è quella di Foggia che registra il maggior tasso di disoccupazione giovanile pari al 64,1%, seguita da Cosenza, Isernia e Crotone, dove più del 60% dei giovani non riesce a trovare un lavoro.
Leggermente sotto al 60% troviamo le Provincie di Napoli e Reggio Calabria, seguite dalle altre del sud come Agrigento, Oristano, Lecce e Trapani, dove la media varia tra il 55 ed il 47%. Tra queste vi è ancora Vibo Valentia, sebbene negli anni la Provincia che era all’ultimo posto si sia leggermente ripresa.
Maglia nera tra le Provincie del Centro Italia sono Rieti e Frosinone dove il tasso di disoccupazione è superiore al 40%.
Seguono Imperia, la peggior provincia del Nord in termini di disoccupazione giovanile, Terni, Pescara, Latina, Roma, Torino e Genova con tassi di giovani non occupati compresi tra il 39 e il 35,5%.
Tra le Provincie dell’Italia Centrale, oltre a quelle toscane ed emiliane, segnali confortanti di ripresa li hanno avuti le Regioni marchigiane e abruzzesi. In particolare la Provincia di Ascoli Piceno e quella dell’Aquila hanno circa meno del 30% di giovani senza un contratto di lavoro.
La Provincia di Venezia si afferma come quella con il più basso tasso di disoccupazione giovanile (8,3%), seguita da quella autonoma di Bolzano, Treviso, Bologna, Modena e Belluno. Anche Parma si afferma tra le provincie più virtuose con un tasso inferiore al 11,5%.
Andando ancora più nel dettaglio è la città di Bagheria in Provincia di Palermo ad avere il tasso di disoccupazione giovanile più alto tra le città italiane, seguita dai comuni di Rosarno in provincia di Reggio Calabria e Leonforte in Sicilia.
Le città con il più alto tasso di giovani occupati è San Leonardo in Passiria che ha un tasso di disoccupazione giovanile del 1,9%, seguita da Malles Venosta e Silandro. Questi comuni appartengono al Trentino Alto-Adige e sono nella provincia autonoma di Bolzano. Quest’ultimo è anche il Capoluogo con il maggior numero di giovani in possesso di un contratto di lavoro. Altri capoluoghi virtuosi sono Trento, Bologna, Milano e Trieste.
Roma si piazza a metà classifica con una media di 9,9% di giovani disoccupati.
Scendendo al sud il tasso cresce. A Reggio Calabria e Palermo il tasso di disoccupazione varia tra il 21 ed il 23,9%. Tra i capoluoghi il dato peggiore lo registra Napoli con il 24% di disoccupazione giovanile.
Sull’intero territorio nazionale ancora sussistono forte differenze sul genere in termini di tasso di disoccupazione giovanile, che vede le donne tra i 14 e i 25 anni meno impiegate rispetto agli uomini. Negli ultimi anni i dati mostrano segnali positivi, ma ancora esiste una forte discriminazione che si rileva dalle statistiche. Cosenza ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile femminile, pari all’84%, percentuale simile alla Provincia di Catanzaro. La Calabria primeggia in questo triste risultato.