Prima occupazione e versamento stipendio: meglio le carte prepagate?

13/08/2018 Non attivi Di informolavoro
Prima occupazione e versamento stipendio: meglio le carte prepagate?

Quando si ottiene la prima occupazione si presenta il problema del versamento della retribuzione. La soluzione più adatta e diffusa consiste nell’optare per l’accredito dello stipendio direttamente sul proprio conto corrente, tuttavia negli ultimi anni le modalità disponibili si sono ampliate e diversificate.

Sempre più utenti decidono di disporre l’accredito dello retribuzione su una carta prepagata abbinata a un codice IBAN personale.

Si tratta di soluzioni che consentono di poter svolgere tutte le operazioni che si possono eseguire con un corrente bancario, tuttavia garantiscono numerosi vantaggi. Innanzitutto risultano essere soluzioni molto più flessibili e moderne e presentano costi inferiori rispetto ai normali conti bancari.

Al tempo stesso possono essere gestite grazie alle app e possono essere richieste anche senza essersi sottoposti ai controlli di reddito dimostrabile e di solidità bancaria, come avviene con i conti correnti bancari.

Proprio per questo motivo le carte prepagate risultano essere soluzioni molto apprezzate dai giovani e dagli utenti che hanno subito negli anni precedenti difficoltà economiche e finanziarie. Infine non bisogna dimenticare il fatto che le operazioni che vengono eseguite non sono comunicate agli enti preposti di vigilanza. Di conseguenza la carta prepagata risulta essere uno strumento separata e indipendente rispetto al conto corrente.

Cosa tenere a mente

La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto nuovi requisiti e modalità per il versamento dello stipendio ai lavoratori. Per contrastare il lavoro nero e l’evasione fiscale è necessario utilizzare un metodo tracciabile. Il versamento su carte prepagate risponde a quanto previsto dalla nuova normativa.

Una carta prepagata abbinata a un codice IBAN consente di eseguire e ricevere bonifici come avviene con un normale conto corrente bancario. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che, secondo quanto stabilito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è possibile usare anche le carte prepagate senza IBAN per poter ricevere lo stipendio. Rientrano in questa categoria le modalità Postepay proposte da Poste Italiane.

Conviene accreditare lo stipendio sulla carta prepagata?

carta prepagata usata per acquisti online

Quando si opta per l’accredito dello stipendio con una carta prepagata bisogna tenere a mente che non tutte queste soluzioni sono uguali. Innanzitutto è necessario verificare che questo strumento di pagamento sia abilitato a ricevere i bonifici all’interno dell’Area Sepa.

In secondo luogo è bene verificare quali sono i limiti di utilizzo della carta prepagata perché possono variare a seconda dell’ente che l’ha emessa. Queste restrizioni valgono non soltanto per gli importi prelevabili e pagabili, ma anche per l’ammontare massimo del deposito e della somma ricaricabile in un’unica operazione.

I prodotti con limiti stringenti non sono adatti all’accredito dello stipendio, mentre altri consentono di ricevere e depositare diverse migliaia di euro. Al tempo stesso vanno considerate anche le limitazioni per quanto riguarda i pagamenti perché in questi casi la carta prepagata risulta essere lo strumento maggiormente utilizzato per gestire la propria operatività quotidiana. Di conseguenza è fondamentale verificare quali sono le condizioni offerte dai diversi enti che operano in questo settore per determinare se la carta prepagata sia uno strumento conveniente per il versamento dello stipendio.

Le migliori carta prepagate per l’accredito dello stipendio

Considerando l’entità dei canoni mensili e le limitazioni presenti a causa delle condizioni di utilizzo previste all’interno del regolamento, esistono alcune carte prepagate che risultano essere la soluzione ideale per l’accredito dello stipendio.

Come ci consiglia Cartemigliori.it, il punto di riferimento sulle prepagate in Italia, ben tre carte sono dotate di codice IBAN, mentre Postepay ne è priva. In questo caso bisogna conservare tutte le ricevute per eventuali controlli fiscali. Rientrano all’interno della prima categoria:

  • la carta prepagata Hype. Si caratterizza per avere un canone mensile gratuito e per non applicare commissioni per le ricariche in euro effettuate tramite bonifico (e, di conseguenza, anche per l’accredito dello stipendio) e per i prelievi effettuati in Italia e all’estero presso gli sportelli ATM aderenti al circuito Mastercard. In secondo luogo non sono previsti costi di emissione. Inoltre la carta Hype viene rilasciata entro 48 ore e inviata al domicilio dell’utente dopo che si è completata la procedura di richiesta online. Funziona come un normale conto corrente e si può gestire tramite app su dispositivi Android, Windows Phone e iPhone. Inoltre si ha un’ampia gamma di modalità per la ricarica, è compatibile con Apple Pay e mette a disposizione degli utenti la garanzia di rimborso su acquisti non autorizzati. L’importo massimo ricaricabile per singola operazione e durante un’intera giornata è pari a 1.000 euro, mentre la somma depositabile in un mese non deve superare i 2.500 euro; lo stesso vale per l’importo massimo ricaricabile in un anno. Per l’accredito dello stipendio è consigliabile optare per la versione Plus: in questo caso l’importo massimo depositabile per singola operazione ammonta a 4.990 euro, mentre si sale a 10.000 euro considerando l’intera giornata. Si può depositare in un anno fino a 50.000 euro e la somma ricaricabile in un mese non può superare i 20.000 euro;
  • la carta prepagata Viabuy. Si caratterizza per avere un costo di emissione pari a 69,90 euro, mentre il canone annuale è di 19,90 euro. Anche in questo caso si possono effettuare tutte le operazioni di un conto corrente normale, tuttavia la carta prepagata viene rilasciata senza che il titolare sia sottoposto a controlli bancari e reddituali per verificarne la solvibilità. La carta Viabuy si richiede online e la società emittente ha la propria sede nel Regno Unito. Comunque la carta viene inviata entro 48 ore al domicilio dell’utente senza costi aggiuntivi. Si tratta di una soluzione personalizzabile, disponibile nella versione oro oppure nera, e ricaricabile in contanti, con un’altra carta oppure con bonifico senza commissioni. Di conseguenza non sono previste spese aggiuntive se si dispone l’accredito dello stipendio con bonifico. Esistono tre diversi limiti di ricarica, tuttavia per tutte e tre le versione si possono eseguire non oltre 60 ricariche mensili (3 al giorno). Per la Viabuy IDV1 è possibile depositare in un anno al massimo 1.000 euro, mentre il limite di ricarica è di 1.000 euro tramite bonifico. Nel caso della versione IDV2 il limite di ricarica è di 1.000 euro per singola operazione tramite bonifico e 15.000 euro annualmente. Infine la carta Viabuy IDV3 non prevede limiti di ricarica sia annuale che giornaliero;
  • la carta prepagata N26. Non sono previsti costi di emissione e il canone mensile è gratuito. Lo stesso vale per i prelievi effettuati in Italia e all’estero presso gli sportelli ATM aderenti al circuito Mastercard. Integra il servizio Alert, così da ricevere un SMS di notifica ogni volta che si esegue un acquisto o un pagamento con la carta prepagata. Si può gestire completamente tramite l’app
    dedicata e i limiti di pagamento e di prelievo sono personalizzabili in base alle proprie esigenze.